L'evento - XX secolo - Il carro armato -STEP #15

Il FIAT 3000 italiano
Il Big Mother, il primo prototipo 

Eccoci dunque arrivati al Novecento, il secolo delle due guerre mondiali. Tipologie di conflitto inedite prima d'ora, non solo per la portata "globale" di coloro che vi hanno partecipato, ma anche per le grandi innovazioni in ambito militare, che per la prima volta si aprono anche al cielo aperto. E in terra invece? In terra vediamo la comparsa di mezzi spaventosi e distruttivi: i carri armati. Veicoli resistenti, rivestiti di una corazza rigida per resistere al fuoco nemico, di cingoli per la trazione meccanica, ma soprattutto di un cannone per colpire a grande potenza. La data in questione legata ai carri armati è il 16 gennaio 1916.  In piena Prima Guerra Mondiale l'esercito britannico presentò, a seguito di vari studi e esperimenti incentivati da Winston Churchill, il Big Mother, il primo prototipo di carro armato.  Si trattava di un veicolo di forma romboidale dotato di cingoli, di una corazza spessa 1 cm, due mitragliatrici ai lati ed infine un cannone da 6 libbre. I cento pezzi prodotti sulla base di questo prototipo, si rivelarono tuttavia un grosso fallimento: l'artiglierà tedesca riesce infatti ad annientarli perforando la corazza, rivelatasi eccessivamente sottile. Tuttavia, la novità introdotta dagli inglesi, desta l'attenzione mondiale: gli altri grandi eserciti europei si mobilitano al fine di introdurre versioni sempre più potenziate. Anche la Fiat Ansaldo italiana produrrà, due anni dopo, il proprio modello, il FIAT 3000.

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