Colpire ai tempi del Covid-19 - Step #11

Il 2020 sarà ricordato come l'anno del Coronavirus,  quello in cui un virus letale diffusosi in Cina, per cause ancora poco chiare, ha tenuto in quarantena gran parte della popolazione mondiale mietendo milioni di vittime. Tra i paesi più colpiti a livello di vittime e conseguenze sociali ed economiche risulta essere proprio l'Italia.
Una pandemia che fa molto riflettere sul rapporto tra l'uomo e il mondo: siamo colpiti da un nemico microscopico fuori dalla nostra percezione ottica. L'invisibilità del virus ai nostri occhi genera un'ansia generale che sfocia nel panico, soprattutto vista la facilità con cui esso, attraverso la saliva, trova agevolmente corpi nuovi da infettare. E una volta entrato, in che modo può esso colpire?


Cosa colpisce?

Nella maggior parte di casi il virus entra nei polmoni attraverso naso e gola, e se non fermato da sistemi immunitari causa polmoniti talvolta curabili, talvolta letali. Ma non è tutto: in rari casi il virus può anche colpire cuore, reni, occhi, dita o intestino.
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Chi colpisce letalmente?


L'età media dei decessi in Italia è di 79 anni, ciò non esclude però il pericolo che possa essere colpita anche una persona di giovane età. Si risulta seriamente in pericolo se una volta contratto il virus si soffre già di gravi patologie.
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Quali sono i paesi più colpiti?

I paesi più colpiti a livello di decessi al 24 Aprile risultano essere Stati Uniti, Spagna, Italia, Germania e Regno Unito.
Per avere dati in tempo reale, consultare la pagina apposita del Ministero della Salute



I dati aggiornati al 20 Aprile. Fonte: Sky TG24






Il colpo del KO - Rocky - STEP #10

Chi non conosce Rocky? Il pugile più famoso della storia di Hollywood, la cui saga omonima ha appassionato ogni generazione, è un chiaro esempio di come dietro al saper colpire e al saper incassare i colpi, ci siano ore e ore di passione, impegno, sofferenza e dedizione. La saga ha aperto al pubblico il mondo del pugilato, e lo stesso Rocky Balboa, interpretato da Sylvester Stallone, si rifa al pugile realmente esistito Rocky Marciano. La boxe è lo sport che più di ogni altro ha nel colpo la sua essenza, e la saga di Rocky è chiaramente quella che mette in luce la filosofia legata ad esso. Ho inserito uno spezzone del quarto capitolo, in cui Rocky, si conferma campione del mondo massacrando il rivale Ivan Drago, messo KO a seguito di una valanga di colpi a ripetizione.




Concludo con una citazione del pugile rimasta nella storia, in cui egli si rivolge al figlio Robert. Si tratta di una lezione di vita per tutti e valida in ogni aspetto della vita.

"Non è importante come colpisci, l'importante è come sai resister ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti... così sei un vincente!"

Colpo su tela - Morte di Giulio Cesare - STEP #9

Vincenzo Camuccini - La morte di Cesare.jpg

Titolo opera: Morte di Giulio Cesare
Autore: Vincenzo Camuccini
Tecnica: olio su tela
Data: 1806
Dimensioni 400x707cm
Ubicazione: museo nazionale di Capodimonte, Napoli

In una tela di dimensioni notevoli, Camuccini rappresenta il famoso cesaricidio annettendovi pathos e solennità degni di una scena teatrale, in cui l'attenzione dell'artista è rivolta alla geometria, resa con estremo rigore, e ad un utilizzo esclusivo di colori caldi, quali il rosso e il giallo.
Il quadro risente notevolmente della corrente artistica del neoclassicismo; l'autore a cui si ispira Camuccini è il francese David.
Inizialmente destinata a Lord Bristol, l'opera fu venduta da parte dell'artista romano a Gioacchino Murat.


Colpi primordiali - Step #8 pt.2

Col passare degli anni l'uomo ha sviluppato migliaia di utensili sempre più sofisticati,  ciascuno dei quali dotato di una determinata caratteristica e applicabile ad uno uso specifico. Con la pala si scava, con ago e filo si cuce, col martello si batte, col coltello si taglia e così via. Dapprima che i settori tecnologici si scindessero e che ognuno assumesse i propri utensili, va considerato che tutto nacque dai colpi di una semplice pietra lavorata, la Chopper, atta a svolgere più lavori. 


Alcuni esempi di Chopper rinvenuti
La Chopper è considerata il primo attrezzo della storia dell'uomo. Siamo nel Paleolitico, nell'era dell'Homo habilis, ovvero circa due milioni di anni fa.
Colpendo una pietra con un'altra si ricavavano oggetti dalla punta tagliente, utilizzati non solo come armi per colpire le bestie feroci, ma anche per scavare o tagliare la carne.

L'evoluzione portò a rendere la pietra Chopper (cioè "che taglia"), sempre più modellata fino ad assumere una forma a mandorla. Tale pietra è nominata  "bifacciale" o "amigdala", e risale a 750.000 anni fa. Di queste se ne riconoscono una versione più grezza, avente la funzione di scavare, e una più lavorata, quindi più tagliente, per colpire la preda.

(link di riferimento inclusi nel testo)
Bifacciale di selce




Colpire nell'antichità - Tecnologia bellica - STEP #8

Nel lungo processo di evoluzione della tecnica, tra le varie innovazioni introdotte nel corso del tempo, alcune delle più ingegnose e determinanti (e, ahimé, sanguinarie) appartengono all'arte della guerra. Se consideriamo la società antica, incentrata prevalentemente sulla guerra, l'ingegneria bellica è dunque fondamentale.


L'invenzione chiave in campo militare risale all'epoca di Filippo di Macedonia, quando si trovò un modo particolare di sfruttare diligentemente l'energia elastica: nacque la catapulta, che permetteva di lanciare oggetti sfruttando l'elasticità di un arco flessibile, sostituito poi da due molle di torsione.

La ballista (o catapulta) divenne un' arma di grosse dimensioni (6-7m) capace di scagliare massi fino a 26 kg. Fondamentale nel funzionamento erano il verricello e un arpionismo di fermo, oltre ad un sistema di sgancio automatico.
Una riproduzione digitale della cheiroballistra

A Roma nacque la cheiroballistra (a destra), atta a lanciare dardi con estrema precisione. In essa la mira veniva regolata da sistemi a cremagliera oltre a un agile dipositivo di brandeggio; l'energia era accumulata grazie a due balestre a flessione e due molle di torsione.                                     

                                                    
Importanti informazioni sulle tecniche antiche di guerra provengono però dall'antica Roma, con scritti che suscitarono grande interesse anche nel Medioevo. Importante fu il contributo di Marco Vitruvio Pollione, che nel suo grande trattato de architectura concluse con la descrizione di numerosi marchingegni, tra cui alcuni di questi bellici.
A quest'ultimo va aggiunto Sesto Giulio Frontino, che in Stratagemata (commentario dell'opera perduta De Re Militari), descrisse come approcciarsi ad un combattimento.
Più distante temporalmente dai precedenti, il funzionario Publio Vegezio Renato, nel suo trattato Epitoma Istitutionun Rei Militaris, parlò di reclutamento, istruzione militare, legione, strategia e arte dell'assedio. 



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Qualche altra citazione....


"[Aristotele aveva] molto bene e metodi­camente cominciato il suo discorso, ma avendo più la mira di andare a terminare e colpire in uno scopo, prima nella mente sua stabilitosi, che dove dirittamente il progresso lo conduceva."
"Dialogo sopra i due massimi sistemi " del mondo di Galileo Galilei



"Sì tosto come aven che l’arco scocchi, 
buon sagittario di lontan discerne 
qual colpo è da sprezzare et qual d’averne
fede ch’al destinato segno tocchi."
"Sì tosto come aven che l’arco scocchi " di Francesco Petrarca



"Tratto tratto qualche colpo di cannone dall’estuario o dalle navi da guerra bombisce 
ed echeggia a lungo." 
"Miei pensieri di varia umanità" di Giovanni Pascoli



"Si può l’auditore o ’l lettore, mentre egli si spazia per le dilettevole rime, assomigliar a l’uc­cello, il quale, ove men teme, ivi più spesso è colto: percioché molte volte è colpito dal poeta nel principio e nel mezzo de’ componimenti, ove se n’ha minor suspizione."
"Dialoghi" di Torquato Tasso




"Quelle smorte fiamme... 
...al sospettoso adultero, che lento 
col cappel su le ciglia e tutto avvolto
entro al manto se ’n già con Tarmi ascose,
colpìeno il core e lo strignean d’affanno."
"Il Giorno" di Giuseppe Parini




"Durante tutta la sua vita bastò che i suoi sensi fossero colpiti dall’uno o dal­l’altro dei particolari di quella scena, per ricordarla immediatamente tutta, per fargliene sentire lo spavento, l’orrore."
"Senilità" di Italo Svevo



"La forza dunque non fu cagione movente, sì come credeva chi gavillava, ma fu cagione instrumentale, sì come sono li colpi del martello cagione del coltello, e l’anima del fabbro è cagione efficiente e movente."
"Convivio" di Dante



"Il giorno era apparso nero peggio dell’anima di Giuda. Insomma una brutta domenica di settembre, di quel settembre traditore che vi lascia andare un colpo di mare fra capo e collo, come ima schioppettata fra i fichidindia."
"I Malavoglia" di Giovanni Verga


Per la prima parte clicca qui

A colpo libero - ZANG TUMB TUMB - STEP #7

Molti sono i componimenti con tematiche belliche. I pericoli, la violenza, la morte, il frastuono dei colpi vengono in molti casi rappresentati nella maniera più accurata possibile, con l’utilizzo di termini ricercati tali da poter evidenziare un realismo esasperato. Ma che succederebbe se i costrutti sintattici della nostra grammatica venissero completamente rimpiazzati con semplici onomatopee in libero flusso? Parliamo del Futurismo. Esso fu un movimento artistico-letterario fondato da Filippo Tommaso Marinetti che proclamò la rottura completa col passato al quale contrappose la moderna civiltà della macchina, della guerra, oltre alla bellezza e l’ebbrezza della velocità.

Quest’ultimo, inviato come corrispondente del settimanale francese Gil Blas ad Adrianopoli per raccontare la prima guerra balcanica, scrisse, in seguito a questa esperienza, Zang Tumb Tumb, una sorta di celebrazione dell’energia sprigionata da tale conflitto, la cui violenza e ferocia sono percepite da Marinetti come musica, come un teatro piacevole e rinnovatore. Lo stile della poesia è un chiaro esmpio del messaggio futurista: il poeta scrive parole in libertà, che servono a commentare la guerra come didascalie rappresentando le sensazioni suggerite dal bombardamento nella maniera più oggettiva e fedele possibile.  Egli non “descrive, piuttosto “raccoglie” e “annota” tutte le impressioni, le immagini, i suoni e i colori di una tipica giornata di guerra.  La nostra attenzione ricade ovviamente sui colpi, espressi con le onomatopee più disparate possibili. Compaiono  i “tan tuuuumb” delle bombe, i “taratatatata” delle mitragliatrici, e tanti altri.

Per garantirvi una fruizione più suggestiva della poesia, ho preferito inserire, al posto del testo, un video in cui il componimento viene recitato, in modo tale da potersi rendere conto anche del particolare ritmo, veloce e incalzante.

In un colpo solo - Davide e Golia - STEP #6

In molti sanno della vicenda di Davide e Golia. Questa storia della Bibbia è stata usata in innumerevoli situazioni sportive per indicare quel raro caso in cui il gran favorito crolla sotto i colpi dell’umile avversario. Ma da dove viene la storia originale? Dal primo libro del profeta Samuele (Antico Testamento), in cui si racconta la storia del più giovane dei figli di Iesse che affronta e uccide in un sol colpo il nemico numero uno del popolo israelita: il gigante filisteo Golia.

Davide e Golia, Caravaggio


Siamo nel 1000 a.C ca.. Golia per 40 giorni provoca l’esercito israelita di re Saul sfidando uno per volta i soldati, ma ognuno di questi puntualmente scappa terrorizzato,  finchè non si fa avanti Davide, un umile pastorello
. Guidato da una sorprendente audacia e dalla fiducia che egli ripone in Dio, sfida il gigante di tre metri rifiutando di utilizzare addirittura le adeguate armi. Così, scaraventa un colpo di fionda sulla testa del gigante tale da ucciderlo. Il pastore porta in seguito la testa in trionfo a Gerusalemme.


La morale religiosa legata alla vicenda è che la prepotenza e la malvagità non possono nulla contro una buona dose di fede e audacia.

"49. Davide cacciò la mano nella bisaccia, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte. La pietra s'infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra. 50 Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra e lo colpì e uccise, benché Davide non avesse spada. 51 Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò la testa. I Filistei videro che il loro eroe era morto e si diedero alla fuga." (1Samuele 17, 49-51)

Colpi Record - Fuori dagli step

In quanti modi possiamo sferrare un colpo?  Se consideriamo gli sport allora possiamo colpire una palla, con una mazza o con un calcio, oppure un bersaglio.
In questo post elencherò alcuni casi di gente che ha fatto del proprio colpo un motivo per restare nella storia.


Batterista 

Un batterista americano ha realizzato il record di colpi in un solo minuto: ne ha totalizzati ben 1208.


Scambio nel tennis

In Brasile due tennisti, Rafael Souza e Vinicius Gilioli hanno dato vita, con 1890 colpi, allo scambio di tennis più lungo della storia.


Il cecchino

Un cecchino canadese tre anni fa, uccidendo un miliziano dell'Isis ha stabilito il record di distanza dal bersaglio centrato. Il suo proiettile ha infatti viaggiato per tre 3,5 km volando per 10 secondi.






Colpo di precisione - Gugliemo Tell - STEP #4 bis

Simbolo di indipendenza e ribellione del mondo elvetico del Trecento, Guglielmo Tell, figura tra storia e leggenda, è conosciuto per la sua professionale mira con l'arco: riuscì ad avere la freddezza di colpire con la sua freccia una mela posizionata sul capo del figlio a lunga distanza. L'essersi ritrovato in una situazione così delicata fu dovuta all'aver mancato di rispetto il balivo austriaco, governatore di allora. Quest'ultimo lo obbligò a scagliare la freccia insidiosa, e dopo che Tell ebbe la meglio, notò che lo svizzero teneva nascosta con sé un freccia di riserva per ucciderlo, in caso di necessità. Arrestato, Tell riuscì lo stesso a  liberarsi aiutato da una tempesta e ad uccidere il balivo. 
A Guglielmo Tell è dedicata anche l'omonima famosa opera di Gioacchino Rossini, l'ultima del compositore.

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Colpo di coda - The End - STEP #25

Quello che state leggendo è difatti l'ultimo post del mio blog. Step by step siamo infatti giunti alla fine di questo percorso che mi ha...