Colpire nell'antichità - Tecnologia bellica - STEP #8

Nel lungo processo di evoluzione della tecnica, tra le varie innovazioni introdotte nel corso del tempo, alcune delle più ingegnose e determinanti (e, ahimé, sanguinarie) appartengono all'arte della guerra. Se consideriamo la società antica, incentrata prevalentemente sulla guerra, l'ingegneria bellica è dunque fondamentale.


L'invenzione chiave in campo militare risale all'epoca di Filippo di Macedonia, quando si trovò un modo particolare di sfruttare diligentemente l'energia elastica: nacque la catapulta, che permetteva di lanciare oggetti sfruttando l'elasticità di un arco flessibile, sostituito poi da due molle di torsione.

La ballista (o catapulta) divenne un' arma di grosse dimensioni (6-7m) capace di scagliare massi fino a 26 kg. Fondamentale nel funzionamento erano il verricello e un arpionismo di fermo, oltre ad un sistema di sgancio automatico.
Una riproduzione digitale della cheiroballistra

A Roma nacque la cheiroballistra (a destra), atta a lanciare dardi con estrema precisione. In essa la mira veniva regolata da sistemi a cremagliera oltre a un agile dipositivo di brandeggio; l'energia era accumulata grazie a due balestre a flessione e due molle di torsione.                                     

                                                    
Importanti informazioni sulle tecniche antiche di guerra provengono però dall'antica Roma, con scritti che suscitarono grande interesse anche nel Medioevo. Importante fu il contributo di Marco Vitruvio Pollione, che nel suo grande trattato de architectura concluse con la descrizione di numerosi marchingegni, tra cui alcuni di questi bellici.
A quest'ultimo va aggiunto Sesto Giulio Frontino, che in Stratagemata (commentario dell'opera perduta De Re Militari), descrisse come approcciarsi ad un combattimento.
Più distante temporalmente dai precedenti, il funzionario Publio Vegezio Renato, nel suo trattato Epitoma Istitutionun Rei Militaris, parlò di reclutamento, istruzione militare, legione, strategia e arte dell'assedio. 



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