In fisica un urto avviene quando due punti materiali entrano in contatto per un determinato lasso di tempo. Nell'urto si sviluppano le forze impulsive, tali da modificare la quantità di moto di ciascun punto. Se nel sistema costituito dai due punti non agiscono forze esterne, oppure se l'impulso di tali forze è trascurabile, la quantità di moto totale si conserva. Ovvero:
P(in) = P(fin) = m1v1(i) + m2v2(i) = m1v1(f) + m2v2(f)
Gli urti possono classificarsi genericamente in urti anelastici ed elastici. Il primo avviene quando, a seguito dell'urto, a causa di una permanente deformazione, i due corpi restano attaccati ai danni di una spesa di energia cinetica. Dunque in tal caso non vale la conservazione dell'energia cinetica totale.
In un urto elastico invece i corpi subiscono deformazioni elastiche per via di forze interne conservative. I punti rimbalzano l'uno sull'altro determinando così anche una conservazione di energia cinetica totale del sistema. In formule:
1/2*m1*v1(i)^2 + 1/2*m2*v2(i)^2 = 1/2*m1*v1(f)^2 + 1/2*m2*v2(f)^2
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Urto elastico |
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Urto anelastico |
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